elisabetta rogai

Elisabetta Rogai

Le sue opere fanno parte delle più importanti collezioni private e pubbliche mondiali EnoArte, i dipinti "wine-made" che invecchiano sulla tela - EnoArte è una tecnica unica inventata da Elisabetta Rogai, marchio registrato. Può un dipinto invecchiare, realizzando la visione di Oscar Wilde? Ora sì, grazie all'intuizione della pittrice fiorentina Elisabetta Rogai, che ha ideato una tecnica che consente alle sue opere di cambiare colore col passare del tempo invecchiando sulla tela perché realizzate esclusivamente con vino rosso, naturale al 100%. Sui dipinti "wine-made" di Elisabetta Roga il vino evolve proprio come accade all'interno delle bottiglie, creando tonalità nuove. Can a painting grow old, realizing the vision of Oscar Wilde? Now it can, thanks to the intuition of the Florentine painter Elizabeth Rogai, who has devised a technique that allows his work to change color over time because aging on the canvas, made exclusively with red wine, 100% natural.Elisabetta Rogai's "wine-made" paintings evolves just like the wine inside the bottles, creating new colors.

  • Elisabetta come nasce la tua passione per la pittura?

Dipingo da quando avevo nove anni e la mia prima personale l’ho fatta nel 1970, a diciassette anni e da qui ho preso letteralmente “il volo” legando il mio nome a varie esposizioni di livello nazionale e internazionale.

Le mie opere, oggi, fanno parte delle più importanti collezioni private e pubbliche mondiali.

  • Quali sono state le esperienze lavorative passate che ricordi maggiormente?

Fra le più importanti, per esempio, nel 2001 L’Essenza dell’Essere (Officina Profumo  Farmaceutica Santa Maria Novella di Firenze), nel luglio 2003 ha avuto luogo la personale Riflessioni, al Gran Caffè Quadri in piazza San Marco a Venezia, in contemporanea con la Biennale d’Arte.Nel 2005 il Comune di Firenze mi ha scelto come rappresentante della città di Firenze per il 40° anniversario di gemellaggio con Kyoto per una personale dal titolo “Oltre i confini”, in questo periodo espongo anche alla Capricorno Gallery di Washington, Ottobre 2006 Ritratto di Oriana Fallaci per il Consiglio Regionale della Toscana, nel 2006 il mio dipinto Astrid diventa l’etichetta del Chianti Classico, vino ufficiale del primo semestre italiano di Presidenza dell’Unione Europea.

Nella primavera 2008 un affresco celebrativo per i 70 anni della Scuola di Guerra Aerea di Firenze ed una “sintesi”, olio su tela, donata dal Capo di Stato Maggiore Aeronautico al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano per gli 85 anni del Corpo, nel 2011 lancio EnoArte, la tecnica di dipingere usando il vino, i dipinti “wine-made”, tecnica che permette ai quadri di invecchiare sulla tela, ma soprattutto il Drappellone del Palio di Siena nell’ anno dell’Expo, e le tante esposizioni in Cina, Giappone, Grecia, Usa.

Le mie ultime mostre, ricche di soddisfazioni, sono state a Siena, ai Magazzini del Sale del Palazzo comunale e nel foyer del Gran teatro Giacomo Puccini in contemporanea con il Festival della stagione operistica.

  • Dove dipingi abitualmente?

Abito in campagna, nel Chianti, ma, ormai da una vita ho lo Studio a Firenze che  è attiguo agli edifici anni ‘30 della Manifattura Tabacchi, il nascente Polo della creatività e della Moda, che  ospiterà  uno spazio per l’arte contemporanea, negozi e ristoranti, un hotel e residenze destinata alla scuola Polimoda con l’arrivo di circa mille studenti italiani e internazionali.

 È il più grande progetto di rigenerazione urbana di Firenze e uno dei più grandi in Italia per vastità: un “incubatore di eccellenze contemporanee” nel quale si è insediata una comunità stabile di creativi e artigiani (chiamati makers) che lavorano in atelier e laboratori a cavallo tra innovazione e tradizione. Pensate.. io sono lì da sempre.

L’ho preso come un segno del destino, un presagio. Io credo molto all’abbinamento Arte, Moda e prodotti del territorio.

  • Qual è il tuo stile?

Sono toscana ed ho connaturato in me l’amore per il disegno come i grandi del Rinascimento.

 Il mio è uno stile classico, informale ed ora con l’enoarte lo definirei innovativo. Ah, dimenticavo: ovviamente ho brevettato la tecnica enoarte®

  • Dove trovi l’ispirazione per le tue opere?

Sono un’inguaribile ottimista e la mia ispirazione nasce da quello che mi circonda: mio marito che mi prende per mano dopo quarantacinque anni di matrimonio, le risate del mio nipotino, i miei figli bellissimi, il sorriso di chi mi ama, i cavalli e le loro criniere al vento, la terra e la campagna toscana che mi circonda, il silenzio dell’inverno e il canto degli uccelli a primavera. Ho fatto mio il detto di Plutarco: nelle persone belle è bello anche l’autunno. Sono abituata a guardarmi intorno e osservare bene quello che mi circonda.

  • Quali sono stati i tuoi ultimi eventi?

Dopo l’arresto forzato causa Covid, per il quale ho saltato degli appuntamenti importanti come Mosca e la Georgia, sono stata invitata alla Cantina della Tenuta di Saragano tra le vigne del Sagrantino, in Umbria ad esporre delle mie opere e a raccontare la mia tecnica EnoArte che rappresenta una forma di marketing per le aziende di vino. Adesso poi dipingo anche con l’aceto balsamico con risultati sorprendenti: i colori pur sempre monocromatici, virano con nuances dall’oro al bronzo.

  • Quali sono i tuoi progetti futuri?

A febbraio andrò in Ukraina, poi ho in programma una grande mostra antologica a Firenze in Sala d’Arme di Palazzo Vecchio, ed una a Roma in una Sede istituzionale di cui non rivelo ancora niente e poi ancora all’estero dove porterò i colori e la fantasia dell’Italia.

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