Villa Sobrano

Villa Sobrano - offre tutti i comfort moderni durante il vostro soggiorno. Potete scegliere tra 1 suite, 4 camere doppie e una camera tripla. L'ampio salone della villa è il luogo ideale per sedersi e rilassarsi. Potrete anche fare una rinfrescante nuotata nella piscina all'aperto. Villa Sobrano è una villa di charme, elegante e raffinata, immersa nel verde e nella tranquillità delle colline umbre, a circa 5-6 km da Todi (le indicazioni per l'hotel si trovano nel raggio di 2 km dalla villa), che vi farà sentire in armonia con l'ambiente naturale e vi farà vivere un idillio rurale che induce un senso di calma nel corpo e nella mente. Nelle vicinanze si trova un castello dello stesso periodo che racchiude la storia di Todi e dell'Umbria.

Lidia Vizzino, property manager di https://travelling-in-umbria.com/

 “Consapevoli delle vostre aspettative siamo sempre pronti a scegliere, studiare, ed inventare un servizio, che incontri le aspettative ed i desideri degli sposi. Complice di questa dinamica organizzazione è sicuramente la naturale scenografia di un ambiente esclusivo, uno spazio architettonico sapientemente giocato fra passato e presente”.

L’ampio salone della villa è il luogo ideale per sedersi e rilassarsi. Si può anche fare una nuotata rinfrescante nella piscina all’aperto. Villa Sobrano Agriturismo è un incantevole residenza di campagna elegante e raffinata, situata fra le verdi e tranquille colline dell’Umbria, a circa 5-6 km da Todi ( indicazioni per l’hotel si trovano in un raggio di 2 km dalla villa ).
Villa Sobrano Agriturismo è inserita in un borgo medioevale che si compone di annessi antichi e spazi comuni aperti, in un pittoresco giardino all’italiana ed una piccola cappella privata.
Nelle vicinanze, vi è un Castello che risale al 13° sec. che racchiude la storia di Todi e dell’Umbria.

Villa Sobrano vi regala l’atmosfera ideale per realizzare il ricevimento di nozze a misura dei vostri sogni: un pranzo raffinato per un matrimonio suntuoso; oppure un originale buffet per una cerimonia di raccolta intimità, seguita da una notte da favola nell’incantevole cornice di una delle nostre suite!

Il complesso sorge nel Comune di Todi, frazione Rosceto, in località Sobrano; da Todi ci si arriva direttamente passando da Porta Romana e quindi percorrendo la strada comunale di Rosceto scalo; da Roma e da Perugia imboccando una delle uscite per Todi o Collevalenza. Si compone di un insieme di edifici residenziali e rurali con spazi aperti comuni, aia, giardino d’ingresso, giardino della villa, una piccola cappella privata completa la residenza che trova la sua anima nel castello, costruzione fortificata già esistente nel XIII sec.

  • Un po’ di storia …

La Villa padronale è di impianto ottocentesco con pianta che tende spazi simmetrici e sfalsati tra loro in quota, la facciata sul retro è quella principale e con scalea centrale affaccia su un giardino all’italiana. La Villa si sviluppa su tre piani sfalsati, da una ampia cantina sottostante e di una galleria, lunga 50m., ove sono site antiche botti di legno per l’invecchiamento del vino; si suddivide in 6 ampie stanze decorate a tempera, di cui due hanno il loro salotto di pertinenza; una sala colazione ed un salone comune.

Vi è notizia documentata dell’esistenza di parte del complesso già dal 1200 (il castello appunto) che veniva utilizzato come residenza di campagna annessa ricchi vigneti da nobili tuderti, soprattutto del periodo della vendemmia a cavallo tra le due stagioni dell’estate e dell’autunno. Il complesso, detto “Villa Sobrano”, costituendo un avamposto della strada che conduceva a Montecastrilli e di seguito a Roma, fu poi fortificato ed in seguito si arricchì di altri volumi tra cui la villa padronale. Cenni Storici sul Castello di Sobrano.

 La complessa struttura difensiva del comune di Todi fin dal XIII secolo risultava composta da una serie di castelli che, distribuiti per tutto il vasto comitatus tuderte, costituivano una articolata e ben organizzata rete di insediamenti perfettamente coordinati tra di loro a livello bellico, logistico e amministrativo. In questo sofisticato meccanismo si inserisce a pieno titolo Sobrano.

 Le sue vicende storiche sono ampiamente documentate da materiali storico-documentario: la struttura architettonica, permette di leggere senza difficoltà le varie evoluzioni e stratificazioni subite da Sobrano: da castello a residenza di villeggiatura. Va evidenziata da ultima la sua posizione geografica: posizionato davanti al percorso di una delle più importanti vie di comunicazioni del territorio tuderte: la strada detta “delle Sette Valli” che da Todi portava a San Gemini a da qui si congiungeva alla Flaminia. Un percorso di grande rilevanza sia militare che economica su cui Sobrano, grazie alla sua posizione, svolgeva un ruolo di primissimo piano, sicuramente fin dall’età romana, probabilmente con la funzione di statio.

Sono ancora ben visibili a poca distanza da Sobrano i resti di Casa Maccione che dal medioevo in avanti assolveva al ruolo di Osteria per tutti coloro che transitavano lungo questa trafficata arteria viaria. Troviamo menzionata Sobrano già in una antica cronaca tuderte che narra dei leggendari fatti accaduti in età etrusca quando Todi era chiamata la città di Eclis e i tuderti eclensi.  Con il termine villa si vuole indicare l’assenza di mura di difesa e quindi si esclude una funzione prettamente bellica che invece competeva ai castelli: i castra forniti di mura ricoprivano quindi un loro ruolo difensivo.

I giorni di villeggiatura trascorsi a Sobrano sono stati “immortalati” nelle memorie dell’abate Domenico Salvati che alla fine del XVIII secolo ebbe modo di scrivere le sue memorie sotto il titolo di “Cronache mondane e politiche“, il testo, manoscritto è una incredibile descrizione degli avvenimenti tuderti sullo scorcio del XVIII secolo, incentrati soprattutto sulle vicende delle nobili famiglie di Todi di cui il Salvati era molto spesso intimo amico. Le memorie dell’abate furono scritte proprio in occasione, come egli scrive, “di una lunga villeggiatura fatta nel mese di maggio dell’anno 1785 nella villa di Sobrano Diocesi di Todi, Feudo del Sig. Conte Ridolfo Fredi” e continua “Partimmo ai primi del mese e perchè riuscisse più allegra e brillante la permanenza vennero due cavalieri il conte Lucio Fredi e Benedetto Benedettoni.

Nel 1888 alcune case di Sobrano vengono acquistate e poi trasformate in residenza signorile dal nobile Vincenzo Palmucci, di antica e facoltosa famiglia originaria del castello di Marcellano. Il resto della tenuta ed il nucleo centrale dell’abitato viene comprato nel 1904 all’asta da Angelo Cortesi. Infine nel 1931 anche quest’altra parte di Sobrano, insieme al resto della tenuta, viene comprato da Giuseppe Palmucci che unifica così in un solo proprietario tutta la tenuta. Nell’annuario di Todi del 1927 troviamo scritto a proposito di questa Villa “Oggi il castello ben conservato in parte, domina un gruppo di vasti fabbricati nuovi, decorati da un giardino e chiusi da un muro di cinta: questi fabbricati costituiscono infatti il palazzo di villeggiatura di proprietà di Giuseppe Palmucci e la sede della sua amministrazione. Una sola chiesa si trova sul luogo, e questa è stata rifatta nel 1925, su disegno del professore Pollione Moriconi, sopra gli avanzi di una vecchia chiesa. La elegante costruzione ed il campanile a vela sono in mattoni con decorazioni in cemento; nei muri sono stati inseriti, con opportuno provvedimento, diversi frammenti in pietra di epoca romana, trovati nei terreni circostanti; uno di questi frammenti è parte di un grande fregio con metope e triglifi“.

A cura del Dott. Filippo Orsini

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