monica della vedova

Monica Dellavedova

  • Come nasce la tua carriera artistica?

Amo cantare fin dall’infanzia, tant’è che il mio sogno era partecipare allo Zecchino d’oro. 

Partendo da studi classici dapprima sotto la guida del tenore Ernesto Veronelli e successivamente dei soprani Flavia Vallega, Annamaria Calciolari e Olga Angelillo. Fin da giovanissima mi sono esibita come corista e soprano solista in moltissimi concerti in Italia e all’estero (Germania-Landau; Festival Internazionale Opera di Barga; Praga, Vienna). 

Parallelamente mi avvicino al mondo del blues, co-fondando il gruppo Blue Valentine col quale, lavorando su brani originali, pubblico il CD “’Train coming blues” e col singolo “’Stranocome”’ ottenendo diversi riconoscimenti a livello nazionale (Nave Blues Festival, Pistoia Blues Festival, Festival di Napoli, Scorribande Biglietti Falsi). 

Sono anni di intensa attività live e collaborazioni con numerosissimi artisti e cover bands (Biglietti Falsi, Vitaminika, Suoni Chiari, Rufus Band, Friend Blues Band, Turno Notturno, Gimmy’s Band, Jerry Cala’, Ronnie Jones …), affrontando diversi generi musicali, dal pop al rock, alla disco 70 e soprattutto rythm’n’ blues e soul

Parallelamente agli studi in architettura approdo al jazz, perfezionandomi con Elisa Turlà (voicecraft), Flavia Vallega, Rachel Gould, Maria Pia De Vito, Daniela Panetta e da ultimo con Roberta Gambarini, collaborando con musicisti di spicco del panorama milanese.

Dal 2004 ho avuto la fortuna di entrare nel mondo televisivo in qualità di voce solista per la trasmissione “‘Ballando con le stelle“ (RAI1) dal 2004 al 2006, “Assolutamente..” (RAI2) e come vocalist in tutte le serie di “’Crozza Italia”, “Crozza Alive”, “Italialand” (La7) tra il 2006 e il 2011 al fianco di numerosissimi artisti italiani e stranieri (tra gli altri Giorgia, Irene Grandi, Ornella Vanoni, Mario Biondi, Gino Paoli, Jannacci, ecc.).   

  • Dove sei solita esibirti?

 Negli ultimi anni, anche per via di un mercato della musica molto cambiato, l’attività principale è quella dell’intrattenimento dai ricevimenti nuziali agli eventi privati o dalla presenza in qualità di resident vocalist presso location prestigiose quali il Grand Hotel Villa D’Este di Cernobbio e l’Hotel Martinez Grand Hyatt a Cannes.

L’attività live in locali o all’interno di rassegne dedicate prosegue sporadicamente. Prediligo però il piccolo club dove trovo ci sia un’atmosfera più intima che è quella che più mi si addice.

  • Hai un tuo gruppo?

Nel 2003 ho fondato il mio quartetto MonicaDellavedovaQuartet, col quale, grazie al talento dei musicisti che lo compongono e ad un repertorio vastissimo che spazia dal jazz alla bossa nova, dal tango alla canzone francese alla canzone d’autore italiana, mi sono esibita in tutte le miglior location italiane ed internazionali (Grand Hotel Dino – Baveno; Des Iles Borromees – Stresa; Isola Li Galli – Capri; Hotel La posta Vecchia – Palo Laziale; Hotel Principe di Savoia – Milano, Casinò di Montecarlo, Campione d’Italia e Lugano).  

Nel 2015 sono ritornata alle origini formando la band BYE BYE AMAZON con la quale propongo un repertorio molto più “elettrico”, data la presenza del chitarrista blues Alberto “Blue eyes” Colombo, che ripropone i classici bel blues e Rhythm’n blues al femminile con anche brani original.

  • Quale è il tuo stile?

Uno spiccato talento e curiosità musicale, unito ai miei studi eclettici sul canto e all’impostazione di base classica, hanno permesso alla mia voce di distinguersi per limpidezza e sensualità. Pur possedendo una timbrica pulita, il lungo ascolto ed approfondimento del mondo della musica nera e del blues in particolare, nel tempo hanno conferito un’impronta graffiante al mio modo di cantare. Non sono una cantante esclusivamente tecnica, anzi amo le voci che emozionano e la mia formazione viene proprio da mondi diversi che hanno definito il mio stile di oggi, i cantautori con quell’impronta intimistica e la black music con la presenza ritmica trascinante.

  • Cosa ami maggiormente di questa tua professione?

Amo il canto in tutte le sue forme; mi piace l’idea delle emozioni che posso trasmettere con la mia voce e la magia che si crea quando si lavora con musicisti affiatati.

Questo mi fà sentire una privilegiata, al di là dei successi o del plauso pubblico.

  • Organizzi anche corsi di canto?

Si, anche se l’insegnamento non è mai stato la mia attività principale, ma dal 2017, oltre ad allievi privati che in qualche modo sono selezionati sulla voglia che hanno di dedicarsi a questo percorso, ho fondato il coro Let’s Gospel che ha l’ambizione di essere un laboratorio Gospel aperto a tutti con lezioni di tecnica vocale di gruppo ed un percorso di avvicinamento al mondo della musica nera che da sempre mi ha affascinato ma che è in realtà molto lontano dalla nostra realtà di ascolto italiana.

  • Quali sono i tuoi prossimi eventi, progetti?

Purtroppo il momento storico ha quasi azzerato la musica live e quindi non ho per ora in calendario eventi da segnalare.

Nel tempo però ho approfondito collaborazioni con diversi ensemble con i quali ho partecipato a diverse rassegne. Tra gli altri attualmente all’attivo: Ensemble Art Nouveau con Canzoni del primo ‘900 con  (ispirato alla Belle Epoque); Ensemble Tangotime con lo spettacolo “Buenos Aires Hora cero”, dedicato ad Astor Piazzolla in cui rivesto il duplice ruolo di cantante e attrice; “Orchestrina La Romantica”, Big Band “Avant Orchestra”e “Maxentia Big Band” con swing e musica anni ’20 e ’30 italiana (Gorni Kramer, Trio Lescano..) e più recentemente Orchestrina e trio vocale “La Petit Orchestra e le Triplettes” in qualità di soprano. 

Con il mio quartetto jazz ho all’attivo diverse proposte musicali delle quali sono autrice e curatrice; tra gli altri: VOCIDIDONNE, un omaggio alle grandi voci femminili del novecento, intervallato da letture tratte dalle autobiografie delle cantanti e testi di canzoni; CARTOONS IN JAZZ , un viaggio fantastico alla riscoperta dei capolavori dei film d’animazione Disney; TWO IN GREEN, un reading per voce e chitarra, un percorso innovativo alla ricerca di brani legati al tema dell ‘Ecologia, della Natura, della botanica; STING OF GOLD, tribute in jazz al percorso musicale di Sting. 

Vorrei da ultimo riuscire finalmente a lavorare ad un mio album solista cui penso da molti anni.

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